Risultati dell’asta turca del 30 Aprile 2024

Sembra che l’asta turca sia andata meglio di quanto prevedessi almeno per il mercantile. Rispetto alla scorsa asta (annullata) i prezzi sono stati circa 50$/t superiori.

I 75 kt di grano proteico (superiore a 13,5% di proteine) sono stati venduti a 377,10 $ e 380$. Mentre i 25 kt di mercantile a 328$. Alla fine sembra che la Turchia abbia avuto ragione ad annullare l’asta precedente. Da notare però che questa volta la qualità offerta era nettamente migliore. Quindi i prezzi non sono comparabili perfettamente.

Alla luce di questi risultati il prezzo del buono mercantile potrebbe comunque perdere qualcosa in Italia.

Purtroppo sto incorrendo in alcuni problemi tecnici e non sono sicuro di potere fornire la tabella delle offerte in dettaglio come le altre volte.

Tutti i dettagli dei lotti in vendita.

Il precedente post sulle possibilità della nuova asta.

Per un confronto con l’asta precedente.

12 pensieri su “Risultati dell’asta turca del 30 Aprile 2024

    1. Amici in considerazione della PAC volevo chiedere un consiglio, ho due ettari che ho lasciato incolti per rispetto della normativa il paradosso è che l’erba è esplosa mentre il grano a fianco è completamente secco ( per circa 9 ettari non passerà la mietitrebbia ) che intervento potrei fare senza compromettere l’erogazione AGEA?

      Giovanni Leggieri

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    2. In buona parte sono d’accordo: dare accoppiato al grano duro fa aumentare gli ettari e quindi la produzione con la conseguenza che il prezzo si deprime. Meglio solo aiuti completamente disaccoppiati per incentivare l’agricoltura nazionale ed europea. In Italia con gli aiuti disaccoppiati, si coltiverebbero, specialmente in collina- montagna, colture adatte al quel determinato territorio e ne trarrebbero benefici tutti.

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      1. a mio avviso ogni tipologia di aiuto crea un diversa distorsione nel mercato….ma ormai è chiaro che tutto si vuole tranne che creare una agricoltura competitiva…ed i primi a non volerla sono gli stessi produttori…temo

        dunque per me serve soltanto da capire se nelle prossime politiche agricole prevarrà l’idea ambientalista di una agricoltura fornitrice di mere prestazioni ecologiche o l’idea sovranista delle produzioni di nicchia del territorio da vendere a prezzi astronomici al mercato del contadino….
        vedi foto di Lollobrigida convinto che l’agricoltura sia questa…mentre a mio modo di vedere è hobbismo della domenica….

        per tutto il resto, cioè per sfamarci, ci saranno le importazioni dall’estero, senza aiuti, senza costi per il contribuente, senza anni di dibattiti e programmazioni inutili….la mia agricoltura preferita devo dire.

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      2. Bisogna tener conto che le politiche economiche, in tutto il mondo, vengono attuate in tutti i settori, industriali, commercio, servizi, informazione ecc. Quindi un’agricoltura “non pilotata” da una politica economica mi sembra molto improbabile.

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      3. non so cosa si intende per “pilotato” esattamente… ma gli Stati non stanno sempre a lamentarsi che le multinazionali sfuggono al loro controllo ed alla imposizione fiscale per esempio?
        d’altro canto se tutto fosse sussidiato dallo Stato non si capirebbe da dove escono fuori i quattrini che lo Stato utilizza per le sue politiche….evidentemente qualcuno paga ed è in grossa perdita nel bilancio dare-avere
        …concordo sul fatto che sia improbabile una agricoltura diversa in Europa, ma a mio avviso non perchè tutto funziona così, ma perchè dopo 50 anni di assistenzialismo è molto difficile uscire in qualche modo da questa spirale viziosa…tuttavia nel medio periodo il destino sembra segnato, non ci saranno ulteriori fondi per l’agricoltura secondo me, forse una diversa allocazione sulla base delle politiche che usciranno fuori dalle elezioni….quanto basta per gestire il declino…forse…se i politici saranno bravi….

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      1. Da notare che dopo tanto Casillo e rialzista nelle aste precedenti sia alla vendita che agli acquisti e stato sempre molto aggressivo al ribasso,

        kalo’

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