Limite Micotossine, il dibattito oltre la propaganda

andriukatisDobbiamo riconoscerlo anche noi granicoltori abbiamo una lobby, ovvero un gruppo di pressione che prova ad influenzare l’attività legislativa o Istituzionale…purtroppo però si tratta di una lobby di probabili incapaci, visto che i risultati sono davvero penosi.

Nello specifico ci occupiamo di Don-micotossine e della Eurodeputata siciliana del PD Michela Giuffrida. Questa infatti ha correttamente preparato una interrogazione parlamentare alla Commissione Europea sulla base di ciò che la lobby agricola ripete da tempo immemore:

Oggetto:  DON nel grano
 Risposta(e) 
Il gruppo CONTAM dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha evidenziato che esiste un rischio per la salute connesso con l’esposizione alimentare cronica alla somma di Deossinivalenolo (DON) e delle sue forme acetilate e modificate, in particolare per i lattanti e i bambini.

La normativa vigente nell’Unione europea prevede, per la presenza di DON nel grano duro non trasformato, un limite di 1750 ppb, soglia superiore a quanto stabilito da altri paesi, per esempio il Canada, in cui il limite è fissato a 1000 ppb e che esporta in Europa il grano con DON superiore a questa soglia.

Può la Commissione chiarire:

se sono in corso discussioni con gli Stati membri finalizzate ad aggiornare la normativa vigente sulla presenza di DON negli alimenti;
se non intenda diminuire i livelli tollerati di DON negli alimenti;
se intenda sostenere la produzione in Europa di grano con livelli minimi di micotossine?

La parlamentare asserisce infatti che:

  1. in Canada il limite del Don sarebbe inferiore a quello adottato da noi;
  2. Il gruppo Contam dell’EFSA si sarebbe espresso negativamente sul Don.

Ovviamente tutto senza fonti, sulla parola, all’Italiana, dove la realtà e la verità sono piegate alle esigenze politiche, elettorali o corporative.

Risposta del Commissario UE alla Salute Vytenis Andriukaitis

Answer given by Mr Andriukaitis on behalf of the Commission
Current EU legislation establishes a maximum level of 1750 µg/kg for deoxynivalenol (DON) in unprocessed durum wheat(1) which equally applies to domestically produced and imported wheat. The Codex Alimentarius Commission established a maximum level for DON of 2000 µg/kg in unprocessed wheat, including durum wheat(2), while Canada has not established a maximum level of DON for durum wheat (only for unprocessed soft wheat)(3).

The Panel on Contaminants in the Food Chain of the European Food Safety Authority (EFSA) adopted a scientific opinion in January 2017 on the risks for animal and public health of the presence of DON in feed and food. The opinion is expected to be published in September 2017.

Following the publication of the scientific opinion, the European Commission will initiate discussions with the competent authorities of the Member States and stakeholders on the appropriate measures to be taken to ensure a high level of animal and public health as regards the presence of DON in feed and food.

At this stage, it is therefore premature and not possible to provide further information.

(1) Commission Regulation (EC) No 1881/2006 of 19 December 2006 setting maximum levels for certain contaminants in foodstuffs (OJ L 364, 20.12.2006, p. 5).
(2) General Standard for Contaminants and Toxins in Food and Feed (CODEX STAN 193-1995). Available at: http://www.fao.org/fao-who-codexalimentarius/standards/list-of-standards/en/
(3) https://www.canada.ca/en/health-canada/services/food-nutrition/food-safety/chemical-contaminants/maximum-levels-chemical-contaminants-foods.html#a4

che in Italiano fa:

IT

E-003810/2017

Risposta di Vytenis Andriukaitis

a nome della Commissione

(1.8.2017)

La normativa europea attualmente in vigore prevede un limite massimo di 1 750 µg/kg per il deossinivalenolo (DON) nel grano duro non trasformato[1], che si applica ugualmente ai prodotti a base di grano nazionali e importati. La Commissione del Codex alimentarius ha previsto un limite massimo di  per il DON nel grano non trasformato, compreso il grano duro[2], mentre il Canada non prevede un limite massimo per il DON nel grano duro (solo nel grano tenero non trasformato (comunque a 2 000 µg/kg ndr)[3].

Il gruppo di esperti sui contaminanti nella catena alimentare dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha adottato un parere scientifico nel gennaio 2017 sui rischi per la sanità pubblica e animale connessi alla presenza di DON nei mangimi e negli alimenti. La pubblicazione del parere è attesa per settembre 2017. A seguito della pubblicazione del parere scientifico, la Commissione europea avvierà un dibattito con le autorità competenti degli Stati membri e con le parti interessate in merito alle misure da adottare al fine di garantire un livello elevato di sanità animale e sanità pubblica relativamente alla presenza di DON nei mangimi e negli alimenti. In questa fase prematura non è pertanto possibile fornire ulteriori informazioni.

[1]     Regolamento (CE) n. 1881/2006 della Commissione, del 19 dicembre 2006, che definisce i tenori massimi di alcuni contaminanti nei prodotti alimentari (GU L 364 del 20.12.2006, pag. 5).

[2]     Norma generale Codex per i contaminanti e le tossine nei prodotti destinati al consumo umano e animale (CODEX STAN 193-1995) Disponibile all’indirizzo:

http://www.fao.org/fao-who-codexalimentarius/standards/list-of-standards/en/

[3]     https://www.canada.ca/en/health-canada/services/food-nutrition/food-safety/chemical-contaminants/maximum-levels-chemical-contaminants-foods.html#a4

 

Dunque il Commissario risponde su ogni punto con precisione citando le fonti…anche se lui è il più importante esponente Europeo in materia di salute pubblica delle Istituzioni cita le fonti, non riporta norme o pareri a casaccio senza possibilità di riscontro.

E cosa dice:

  1. non è vero che il Canada ha limiti più bassi dei nostri, anzi proprio non ne ha (ciò vuol dire che teoricamente in Canada possono essere consumate partite di grano duro con Don elevatissimi). In ogni caso esiste il Codex Alimentarius della FAO e dell’OMS che pone i limiti su valori più alti di quelli Europei.  Per la verità una mia ricerca personale pubblicata in un post di qualche tempo fa lasciava intendere che in Canada fosse utilizzato ufficialmente il limite del Codex Alimentarius pari a  2 000 µg/kg per il DON, contro i 1750 Europei.
  2. Contam, non ha ancora pubblicato il parere scientifico sul DON (in rete io non ho trovato nulla di recente in effetti).
  3. Qualsiasi provvedimento sarà discusso ed adottato successivamente alla lettura del parere Contam, e ciò appare serio, altrimenti si rischia di prendere provvedimenti sull’onda della emozione popolare o di interessi di parte.

In sostanza c’è da attendere Settembre 2017, poi a quel punto ci sarà da far valere le proprie buone ragioni, se ve ne sono e se si è capaci di farle valere…perché secondo me ci sarebbero anche.

La morale della Storia è che se vai in Europa a perorare gli interessi del tuo Paese ci devi andare preparato se vuoi realmente incidere, altrimenti è una presa in giro che non porta a nulla. Spero che gli agricoltori puniscano i finti amici dell’agricoltura che la ingannano giornalmente con argomenti alla moda, ma che hanno limitato riscontro nella realtà, e che, soprattutto di fronte ad un consesso più esigente e competente, si squagliano come neve al sole.

25 pensieri su “Limite Micotossine, il dibattito oltre la propaganda

  1. Per la maggior parte dei Paesi del mondo i valori massimi del DON nei cereali sono compresi fra i 750 e 1000 ng/g, mentre in Italia il limite è fissato a 1750 dal regolamento CEE n. 1881/2006

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  2. Da studi che possiamo fornire si ha che nel meridione d’Italia le percentuali di DON sono al di sotto di 100 se non assenti. Da una analisi seria dovremmo modificare il Regolamento CEE 1881/2006 portando il parametro del DON a non oltre 500 e così al posto di abbandonare le nostre campagne consentiamo ai nostri produttori di coltivare i terreni a prezzi remunerativi.

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      1. A parte questo aspetto, bisognerebbe comunque sempre valutare il prodotto che viene conferito e determinare un prezzo legato alla salutarità del prodotto.
        Ilvalore di deossinivalenolo come di altre tossine, cadmio o gliphosate dovrebbero determinare il prezzo del bene raccolto

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  3. Non capisco perché,oltre al don, non si parli di altre micotossine, ben più pericolose come le ocratossine; queste oltre ad essere cancerogene, si sviluppano nelle stive delle navi , durante i lunghi viaggi dal Canada;

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  4. Un po’ furbetti i Canadesi…. non menzionano i limiti di DON per il grano duro, visto che loro non ne consumano abbastanza, ma dovendolo esportare possono “tagliarlo” prima dell’esportazione in funzione dei limiti vigenti nei vari Paesi, in Europa 1.750.

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    1. Non so se è una questione solo di furbizia, teniamo conto che da loro il Contenuto in micotossine è generalmente molto alto, per cui se fossero eccessivamente rigorosi in certe annate non ne avrebbero neanche per loro…un po’ come le tossine sulla polenta al Nord Italia, si cerca di minimizzare.

      Sì, è chiaro che il grano per l’esportazione, lo tagliano, lo uniformano in modo da avere lotti omogenei che rientrano nei parametri (in alcune annate giusto poco sotto). Per questo credo che sia difficile beccarli ai controlli, perché sono dei professionisti dell’esportazione.
      Poi si possono innescare delle vere importazioni fraudolente, ma in quel caso il grano arriva già per uso zootecnico ad un prezzo minimo e poi sono gli stessi Italiani a bonificarlo in qualche modo.

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      1. Sono furbi per il solo fatto che hanno stabilito una quantità max di DON sul grano tenero di 2.000 per l’alimentazione umana (esclusi i bambini che per loro non sono umani!!) mentre hanno stabilito una quantità max di DON sempre sul grano tenero di 1.000 per l’alimentazione dei bambini (ammesso che i bambini mangino i chicchi di grano tal-quale). Poi sul prodotto lavorato non c’è più traccia, o il pane è tracciato a seconda dell’origine della materia prima?

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      2. I limiti residuali spesso sono indicati solo sulla materia prima. Anche in Italia per molte sostanze ad esempio. Quando non ci sono limiti specifici per i derivati, si utilizzano anche per loro, quelli della materia prima.

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    2. A parte l’ignoranza dell’On. sui limiti di don canadesi…credo che l’argomento è di tutta importanza primo per la salute dei bambini e due per valorizzare il nostro grano di basse pretese ma salubre …i canadesi valorizzano esportando proteine…mentre i siciliani esporterebbero salubrità…..l’argomento e tanto interessante quanto datato..credo che “La nostra lobby” sia poco preparata e poco convinta e spero abbia una visione d’insieme sull’argomento…vedremo…

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  5. Aggiungo anche che quasi mai, i limiti per il grano duro e tenero coincidono, in Europa limite Don a 1250 per il tenero, mentre per il Duro il limite è 1750.
    Vedi tabella in

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  6. Quindi se per il grano tenero il limite per l’alimentazione umana è 1.000 perché non dovrebbe esserlo per il grano duro? è stata una dimenticanza o si dovrebbe applicare lo stesso limite per analogia visto che sempre di D.O.N. si parla? Una tossina lo è sempre a prescindere dalla varietà di grano che lo contiene..!!

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  7. E le micotossine tornarono ad essere l’argomento principe sulla salubrità del grano dopo una piccola parentesi di glifo che nè voleva il primato…
    L’on Giuffrida ,giornalista, è una donna catanese quindi vicino al mio territorio…bella donna riccia…vorrebbe aiutare la nostra agricoltura (grano arance e olio dove ha ottenuto l’igp siciliano) ma la competenza agricola credo che l’attinga dalle associazioni di categoria che spesso prediligono un settore ad un altro…e che spesso hanno una conoscenza delle cose molto generica e populista…negli anni anche grazie al blog ho imparato che non esistono verità scontate.. ciò che appare non sempre è…i cattivi diventano buoni..e i buoni diventano cattivi….
    ma spesso i buoni “si li mangiunu li cani”

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  8. Deoxynivalenol (Vomitoxin)
    2.0 mg/kg (under review) In uncleaned soft wheat for use in non-staple foods
    Traduzione
    Nel grano morbido non pulito per l’uso in alimenti non di base

    1.0 mg/kg (under review) In uncleaned soft wheat for use in baby foods
    Traduzione
    In frumento tenero non pulito per l’uso nei cibi

    Quindi io leggo che il limite Canadese del grano tenero è 1 000 µg/kg per alimentazione umana o sbaglio?

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      1. Non conosco l’inglese, dal traduttore di Google capisco che il limite di 2.000 è per alimenti non di base, che significa?

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      2. Ok, ammetto che il termine non-staple food, non è chiarissimo… probabilmente un po’ evasivo, visto che i limiti sono sotto revisione, ma non ci sono altri limiti previsti oltre quelli menzionati, e nella pratica come è possibile leggere qui nel sito dei mugnai americani, si riferisce al limite per il consumo umano in generale a parte i bambini.

        http://www.namamillers.org/membership/membership-portal/backgroundbriefing-papers/mycotoxins/

        In Canada, the Canada Food Inspection Agency (CFIA) has stepped up sampling of raw grain and milled grain products. Canada’s maximum DON level is 2 ppm in uncleaned soft wheat for human consumption, and 1 ppm in uncleaned soft wheat for use in baby foods.

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