Grano argentino contaminato va sul mercato?

 

Notizia clamorosa, grano argentino contaminato da un insetticida vietato in Italia, viene prima bloccato e posto sotto sequestro dal Ministero della Salute, ed in seguito immesso sul mercato (previa bonifica!?) con un provvedimento dei giudici del TAR.

Implicata nella vicenda la Casillo Commodities. Un duro colpo per la credibilità della azienda, secondo quanto leggo nella articolo della Repubblica edizione di Bari. Se FC vorrà intervenire, il blog sarà disponibile ad ascoltare anche la sua campana.

L’insetticida in questione è il Dichlorvos, e secondo quanto riporta wikipedia:

Il limite massimo dei residui (LMR) di dichlorvos nei cereali è stato abbassato da 2 mg/kg a 0.01 mg/kg a seguito di una direttiva europea del 9 novembre 2006.

Le motivazione della sentenza del TAR appaiono strambe, si legge di tossine che saranno eliminate successivamente con un processo di “ventilazione”.

A leggere tra le righe sembra che questa vicenda sia solo una fra le tante. Limiti residuali e regolamenti a quanto pare sono puramente orientativi. Un buon avvocato “ventilatore-munito” ed i contaminanti vengono bonificati.

Mi lascia stupito anche la pervicacia con la quale questo grano contaminato deve essere introdotto sul mercato.  Non si tratta di un caso o di un errore su un carico risultato positivo, qui sembra volersi affermare il diritto di commerciare grano contaminato in barba a qualsiasi norma o limite.

P.S.: La bonifica delle partite contaminate non sembrerebbe peraltro una operazione così efficace come i giudici del TAR ipotizzano, in questo rapporto sulle mense scolastiche il Diclorvos è stato riscontrato negli alimenti.

Tutta la vicenda nell’articolo sotto di Repubblica, clicca sull’immagine per ingrandire.

Il nuovo post di Duro di Sicilia sull’argomentoDieci domande a Casillo

37 pensieri su “Grano argentino contaminato va sul mercato?

    1. Don è possibilissimo visto che il grano del NordItalia non è affatto privo di micotossine, ma anzi in una annata particolarmente piovosa più riscontrarsi ovunque anche al Sud-Italia.

      Glifosate non è chiaro, le ipotesi sono varie, e non tutte necessariamente a carico degli industriali, siamo sicuri che GranoSalus abbia fatto correttamente le analisi?
      Io non mi fido di loro, quanto non mi fido degli industriali.

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  1. Leggevo su L’Informatore Agrario un articolo di Roberto Rubino (presidente Anfosc), dove mette alla gogna mediatica Grano Salus circa la scelta di analizzare la pasta per trovare residui di glifosate che permette di stabilire l’origine della materia prima come canadese. Ebbene, il signor Rubino sostiene che anche nel grano italiano c’è glifosate visto che chi effettua semina su sodo, lo usa in presemina; cioè secondo lui la molecola del glifosate rimane attiva nel terreno per quasi 10 mesi per poi magicamente essere assorbita e traslocata nella nuova spiga!

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    1. Sì avevo già letto, è la tesi difensiva dei pastai beccati con la pasta 100% pugliese al glifosate…ormai l’agroindustria non sa più cosa inventarsi per giustificare le porcate…e gli va anche bene…male che vada fanno un ricorso al TAR. Diciamolo fanno un pò quello che vogliono, mentre a me vengono a controllare anche l’ugello.
      L’Italia è il Paese dove chi le spara più grosse ha sempre ragione.

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  2. Non vi preoccupate……l’etichetta ci salverà.
    Non vi preoccupate……le proteine ed i contratti ci salveranno.
    Non vi preoccupate…..tra poco in banca arriva la pac.

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  3. Storia abbastanza raccapricciante.
    Secondo me dimostra che chi detiene il potere oggi, sono questi personaggi con pochi scrupoli, che hanno sempre la possibilità di trovare un cavillo (nella forma di un buon avvocato o di un buon ventilatore) che gli possa parare il sedere.
    Nel contempo, ne deduco anche che i ministeri (in questo caso il Ministero della Salute) sono popolati di incompetenti incapaci e ben pagati, e quei pochi capaci ancora in circolazione saranno probabilmente la persone più frustrate del mondo.
    Pazzesca anche la normativa, sembra fatta apposta, chiaro che a guardare bene di cavilli se ne trovano a dozzine.
    In quell’ottica, qualunque cosa sottoposta a trattamento speciale rischia di diventare idoneo al consumo animale o umano…

    Un’ultima osservazione: secondo l’articolo, la motonave portava 59000 ton su 7 stive… ne sono state controllate 2 A CAMPIONE… e una è risultata contaminata.
    E le altre 5? E le rimanenti 47000 ton?
    Non ci credo che Casillo Commodities sia stata talmente sfortunata…

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  4. Per quel che vale, leggendo la sentenza dovrebbe trattarsi di grano duro.
    Mi sembra discutibile il principio secondo cui i controlli ” a valle ” costituiscano garanzia di salubrita ‘. Su queste basi si potrebbe importare qualunque cosa, tanto poi….

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    1. Amici buona sera a tutti sto leggendo il tutto e sono poco lucido da circa nove giorni sono in ospedale per mio figlio che ha 4 anni ,stanno cercando di venirne a capo . con molta probabilità e un raro attacco di mononucleosi infettiva e speriamo sia cosi , perche quello che da cinque giorni provo e tremendo mi avevano pure lasciato intendere che poteva essere una forma tumorale o leucemia finché non avrò tutte le. Certezze non dormo. Gli sto vicino sento dire di tutto dicono che non si capisce come mai ci sono cosi tanti aumenti di malattie maligne nei bambini (sono terrorizzato). Un mio amico combatte con sua figlia la leucemia da un anno e addirittura in ospedale gli anno fornito elenco di super mercati in cui non fare la spesa per sua figlia io sono a pezzi ma il tutto lo sto scoprendo adesso scusate

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      1. Tucano mi dispiace e ti esprimo la mia piena solidarietà vedrai che è un falso allarme, …
        certo che quando si entra in contatto con quei reparti ospedalieri dove non si sa dà dove provengano i mali più brutti aumenta la rabbia verso pratiche o sentenze scellerate che creano le condizioni affinchè i nostri figli si ammalano..
        Direi agli stessi marker ,padri anche loro, di approfondire l’argomento visto che si vantano di possedere dei laboratori all’avanguardia…

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      2. Forza tucano

        Bravo granduro la notizia rimbalza anche se altri si prendono il merito di tale diffusione l’importante è che se ne parli

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      3. In realtà il merito della diffusione della notizia va a Sandro2019, che ha scannerizzato la pagina di Repubblica e me la ha inviata.

        Se io ho un merito è quello di avere creato questo strumento di diffusione di informazioni sul nostro settore ed avere imposto che vengano riportate le fonti. Citando le fonti ci si mette al riparo dalle querele e si riportano fatti documentabili, non le solite voci che lasciano il tempo che trovano.

        Certo che il silenzio di Casillo in questa occasione aumenta le perplessità sulla vicenda e sull’operato della azienda. Se si voleva un confronto con i produttori (come sempre è stato asserito da parte sua) questa era l’occasione giusta per spiegare le proprie buone ragioni, se ve ne sono.

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    2. Che senso ha fare i controlli il sistema è speculare alla libera circolazione delle merci è autoreferenziale .Residui,contaminanti ci sono nei limiti della globalizzazione e se qualche partita” salta” ci pensa l’art 20 del citato regolamento..deluso dai giudici che potevano essere garantisti nei confronti dei consumatori..d’altronde quanta merce viene distrutta in Italia per analoghi casi?

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  5. VISTO che questi Signori giudici! dicono che non ci sono problemi x la SALUTE PUBBLICA perché non somministrare loro quotidianamente 100 g di pasta x i prossimi vent’anni?

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  6. Osservo due cose:
    1) Casillo ha importato grano contaminato ed una volta accertato, da parte di organismi di controllo Istituzionali, che fosse contaminato invece che rispedirlo al mittente ed avviare una azione risarcitoria nei confronti del venditore, ha intrapreso una azione giudiziaria contro il provvedimento del Ministero della Salute che tutelava noi consumatori e produttori.

    2) ma se con le bonifiche è possibile sanare i grani contaminati, perché a noi produttori Italiani è vietato l’uso di certi principi attivi?

    Comunque la poniamo questa vicenda è molto grave, mi stupisco della scarsa diffusione della notizia.

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    1. Riguardo al primo quesito bisogna chiederlo a Casillo; anche se il motivo immagino quale possa essere.
      Il secondo quesito è strettamente correlata ad altre domande: perché non possiamo coltivare ogm ma invece li possiamo importare? Perché può arrivare grano trattato in pre-harvest mentre noi non possiamo farlo? Io ancora non lo so, e credo non lo sappia nessuno, o almeno qualcuno che abbia una risposta sensata.

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      1. Il primo non è un quesito, ma una semplice constatazione.

        Sul secondo, direi che il caso è diverso da Ogm e preharvest, sulle quali questioni è possibile dare secondo me risposte sensate, per quanto non per forza condivisibili.

        Nel caso specifico la particolarità sta nella possibilità della bonifica di un alimento contaminato che non mi risulta sia contemplata dalle norme vigenti… Però stiamo in attesa di smentite, magari scopriamo qualcosa ed a un eventuale controllo che subiamo potremo rispondere che provvederemo alla bonifica.

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      1. Sì, leggo il trattamento speciale è previsto a discrezione della autorità competente, ma leggo anche che dovra’ essere effettuato all’interno di uno stabilimento sotto il suo controllo.
        Ma esistono? Ma quanto costa tutto questa operazione? Ma ha senso per un prodotto di scarso valore? Chi pagherà? E se effettuato il trattamento fosse ancora contaminato?

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  7. Per i più curiosi qui trovate la sentenza:
    https://www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/cdsintra/AmministrazionePortale/DocumentViewer/index.html?ddocname=4VD7HRVXITRFNZIVELCVTGMYHA&q=%20Casillo%20Commodities

    Visto che come citato “Rilevato che l’ammissione al trattamento speciale non comporta l’autorizzazione alla trasformazione e alla commercializzazione del frumento, che dovrà in ogni caso essere sottoposto, concluso il trattamento, a rigorosi controlli di legge” , sicuramente FC non avrà problemi ad informarci sul destino di questi 12.275.660 Kg….

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  8. La c.d. bonifica consistera’ nel tagliarlo e miscelarlo con grano buono fino a ridurlo nei limiti di legge. Ma, per carita’, non si puo’ mandarlo indietro … Non fanno forse lo stesso per il duro? Il diclorvos e’ un insetticida liquido (vedi Nuvan G7), roba di Ia classe, molto tossico, come fa a sparire con la ventilazione?

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    1. è 34 volte superiore ai limiti di legge, trovare tanto grano tenero buono in Italia per portare i valori sotto i limiti è molto complicato. Più probabile che il Diclorvos si trovi comunemente negli alimenti in dosi superiori al consentito…del resto se lo hanno trovato negli alimenti, in teoria supercontrollati, delle mense scolastiche, probabilmente si trova un pò ovunque.

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  9. Hai ragione Granduro quando dici che dobbiamo adeguarci alle esigenze dei mercati e della globalizzazione,ma quando si leggono queste notizie a me girano un po i così “detti” .Questa e la dimostrazione che questi personaggi fanno quello che vogliono,e a questo punto gestiscono in maniera losca e per niente trasparente i mercati .Comunque questo e un mix tra globalizzazione e potere economico, che non rispecchia perniente quello per cui e stata fatta la globalizzazione.Comunque io più passa il tempo e più mi convinco che serve solo ai poteri forti.

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    1. Io sono semplicemente schifato. E’ una vicenda che lascia l’amaro in bocca e ci mette di fronte ad una realtà (almeno se quanto riportato dal giornale è corretto) che potevano soltanto immaginare nei peggiori incubi. In questo modo qualsiasi partita di grano contaminato è importabile, con la semplice promessa di bonificarla in separata sede.
      Sono esterrefatto, questi sono i controlli e le tutele dei consumatori e dei produttori che ci sono in Italia?
      Spero il Ministero della Salute possa fare qualcosa, altrimenti siamo ad un uso totalmente arbitrario delle leggi.

      Più che chiamare in causa la globalizzazione, per me il problema è sempre il solito, in Italia la legge si applica per i nemici e si interpreta per gli amici.

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